L’anno volge al termine e per l’occasione rispolvero questa rubrica, dedicata alle perle di questo fulgido 2014, fulgido videoludicamente parlando… per il resto una pena. Tra i tanti arcade meritevoli di fregiarsi del titolo di perla, scelgo un gioco secondario che mi pare però il compendio di molte delle hit che ho trattato. Non poteva essere altrimenti, perché quando vedo un gioco originale che si ispira ai classici miscelandone gli ingredienti migliori senza cadere nel plagio, beh… io mi esalto. E per me poco conta che si tratti di un gioco indie o di una mega-produzione spinta da una major: un bel gioco è un bel gioco a prescindere da chi ci sta dietro.
Questo gioco fonde le meccaniche di Don’t Touch the White Tile (il maggior successo di tutti i tempi tra le app) e del mitico Avalanche (roba che cade), con i menù di Flappy Bird e i gli achievement a duplice opzione di sblocco di Timberman (sblocca tramite performance secca o tramite perseveranza). Metti nello shaker un pizzico di Duck Hunt (spara in giro: è il touch espresso appieno, signori… a mio avviso il touch dovrebbe essere il fucile dei tempi che furono, non il mono-click mono-area dei figli di Flappy) e un soffio di Tamago per il riuscito personaggio sbloccabile del gatto bianco (Tamago è il primo indimenticabile clicker) e gli echi di altri giochetti minori… SHAKE, SHAKE! ed ecco un gioco adrenalinico e divertente.
Cadono gatti dal cielo, vanno salvati aiutandoli a girarsi per il verso giusto, il colore della scia indica quante volte vanno cliccati. Possono essere cliccati più volte del dovuto, ma prendendosi un inutile rischio visto che un click errato fa girare un tot di gatti a testa in giù… povere bestie! Tutto qua, ma il piatto è ricco e cotto a puntino. Ci sono vari gatti da sbloccare che aggiungono spessore al gameplay avendo ognuno meccanica di funzionamento diversa (ci sono gatti da premere e altri da lasciare cadere. E, con il gatto clicker in campo, quasi cambia il gioco!), sfondi animati e achievement originali (ci sono pure i gifts, mutuati da Candy Crush: si possono regalare gatti neri in pratica; devo ancora provare, l’idea è simpatica).
C’è anche una Community G+ ufficiale che spiega un po’ tutto, cosa volere di più da un gioco indie?
Forse c’è addirittura troppa carne al fuoco, noto che i giochi arcade da cellulare/tablet diventano sempre più semplici e lineari e credo sia un peccato. Anche se non c’è il joystick, sfruttiamolo ‘sto touch che diamine!
Sarà che sono amante dei gatti, sarà che amo i personaggi sbloccabili e non le pure migliorie estetiche (vedi Timberman), sarà che era da Daddy Long Legs che non vedevo achievement originali… ma questo gioco mi è proprio piaciuto e lo consiglio senza riserve.
Una breve parentesi sul fotomontaggio a corredo: per favore siate indulgenti e non chiamate la neuro… ihihih mi piaceva l’idea dell’albero che sugge dalle sue radici nutrimenti vari e produce succoso frutto, la politica non c’entra ovviamente.
Colgo l’occasione per augurare a tutti voi un buon anno nuovo, che sia giocoso e ricco di vittorie! Che riusciate a superare tutti i vostri record, nel gioco e nella vita, e che nessun achievement vi sia mai precluso!
Un abbraccio, Massimo
[Articolo pubblicato la prima volta il 29 Dicembre 2014, all'interno della Community G+ "Android Arcade Hits Italia", riproducibile con obbligo di citazione della fonte: http://goo.gl/VTvWnr]
Questo blog è emanazione della Community G+ "Android Arcade Hits Italia", verte sulle app basate sul fortunato sistema operativo creato a partire dal kernel Linux. Per precisa scelta editoriale le categorie trattate sono solo due: arcade e casual. Il periodo di riferimento, fa fede la data di pubblicazione, è dal 2014 in poi. Segnaleremo le app arcade/casual facendoci guidare dall’intuito verso quei giochi che scriveranno il domani di questa eclettica forma d’arte *** SI PUBBLICA IL LUN E IL GIO
lunedì 4 maggio 2015
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