Nella
primavera di quest’anno andavano decisamente di moda i giochi minimal
ed ecco pubblicato, il 28 Marzo, un gioco per cellulare che si rivelerà
sorprendentemente grande successo planetario: Piano Tiles (conosciuto su
Android come Don’t Tap the White Tile) dello sviluppatore Hu Wen Zeng,
Umoni Studio.
La meccanica è, come si conviene, semplice e
assuefacente: una griglia quattro per quattro, fatta di tessere bianche e
nere (inutilmente ampliata in alcune modalità di contorno) si muove
verso il giocatore (anche qui pollice verso verso la modalità al
contrario). Bisogna toccare le sole tessere nere. Ovviamente vengono
premiate la velocità e la precisione, pena il game over. Il click sulla
tessera nera fa sì che venga emessa una nota e nota dopo nota si viene
allietati dal motivetto di cui questa è parte: efficace e bellissimo!
Interessante il fatto che le tessere toccate possano essere investite
(spese) per riprendere la partita da dove la si era lasciata, anche se
introducendo questa facilitazione si manda letteralmente alle ortiche
l’attendibilità della classifica: io furbo accumulo infinite tessere,
poi gioco sempre in partite composite (non so se mi sono spiegato, chi
ci ha giocato mi ha capito)… e addio classifica!
Piano Tiles è declinato in cinque modalità, ognuna divisa in sotto-sezioni:
-
Classica: numero fisso di caselle, si conta il tempo. Ritengo questa
modalità la più originale, perché le tessere avanzano solo dopo che è
avvenuto un tocco e non da sole e con velocità crescete come invece
avviene ad esempio nella modalità arcade.
- Arcade (nome infelice e
fuorviante, trattasi di gioco casual): conta lo score, ehm, mi correggo:
se conta lo score arcade ci può stare…
- Zen: il tempo è contingentato, conta lo score.
- Corsa: Tessere al secondo... bah!
-
Staffetta: blocchi di tot secondi da superare per avere altri secondi,
sembra quasi un gioco di guida da sala, approvo. Io avrei chiamato
questa modalità Corsa e amen.
- Arcade+, di cui non si sentiva la
mancanza. Gioco casual per antonomasia, è curioso che riporti svariate
modalità arcade denominate arcade+… non a caso le meno riuscite del
pacchetto. Tuttavia alcune riescono a strappare un sorriso e valgono la
pena di essere provate (ma non menzionate in questa sede in quanto fuori
tema, esprimo in merito il mio personale parere sul quale chiunque è
libero di dissentire).
Ottime le possibilità di personalizzazione
sui colori delle tessere e sui motivi musicali, addirittura sul tipo di
pubblicità in banner o a pop-up: magari ci fosse sempre!
Quattro
parole sullo sviluppatore: non si sa niente. Almeno io non sono
riuscito a trovare online alcuna intervista. Considerando che degli
altri autori di successi planetari si sa vita, morte e miracoli… che Hu
Wen Zeng sia anche lui minimal come la sua creatura? Vi prego di
segnalarmi ogni sua eventuale intervista, se sarà il caso.
Chiudo
con i download: Android: 58M, iPhone: 29M, iPad: 4.5M, Windows Phone:
4.6M. Totale 96.1M (dati xyo.net – da evidenziare come lo sviluppatore
nella sua pagina parli di 150 milioni di download complessivi, ci
fidiamo… probabilmente sui market Apple iPhone il gioco è stato presente
nel tempo in più incarnazioni… a meno che non abbia totalizzato
ulteriori 50 milioni di download dai market alternativi). Si tratta
comunque di numeri eccezionali, equiparabili di fatto a quelli della
mega hit Flappy Bird.
[Articolo pubblicato la prima volta il 22 Ottobre 2014, all'interno della Community G+ "Android Arcade Hits Italia", riproducibile con obbligo di citazione della fonte: http://goo.gl/VTvWnr]
Questo blog è emanazione della Community G+ "Android Arcade Hits Italia", verte sulle app basate sul fortunato sistema operativo creato a partire dal kernel Linux. Per precisa scelta editoriale le categorie trattate sono solo due: arcade e casual. Il periodo di riferimento, fa fede la data di pubblicazione, è dal 2014 in poi. Segnaleremo le app arcade/casual facendoci guidare dall’intuito verso quei giochi che scriveranno il domani di questa eclettica forma d’arte *** SI PUBBLICA IL LUN E IL GIO
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