lunedì 6 aprile 2015

I GRANDI SUCCESSI DEL 2014: PIANO TILES - DON’T TAP THE WHITE TILE

Nella primavera di quest’anno andavano decisamente di moda i giochi minimal ed ecco pubblicato, il 28 Marzo, un gioco per cellulare che si rivelerà sorprendentemente grande successo planetario: Piano Tiles (conosciuto su Android come Don’t Tap the White Tile) dello sviluppatore Hu Wen Zeng, Umoni Studio.

La meccanica è, come si conviene, semplice e assuefacente: una griglia quattro per quattro, fatta di tessere bianche e nere (inutilmente ampliata in alcune modalità di contorno) si muove verso il giocatore (anche qui pollice verso verso la modalità al contrario). Bisogna toccare le sole tessere nere. Ovviamente vengono premiate la velocità e la precisione, pena il game over. Il click sulla tessera nera fa sì che venga emessa una nota e nota dopo nota si viene allietati dal motivetto di cui questa è parte: efficace e bellissimo! Interessante il fatto che le tessere toccate possano essere investite (spese) per riprendere la partita da dove la si era lasciata, anche se introducendo questa facilitazione si manda letteralmente alle ortiche l’attendibilità della classifica: io furbo accumulo infinite tessere, poi gioco sempre in partite composite (non so se mi sono spiegato, chi ci ha giocato mi ha capito)… e addio classifica!

Piano Tiles è declinato in cinque modalità, ognuna divisa in sotto-sezioni:
- Classica: numero fisso di caselle, si conta il tempo. Ritengo questa modalità la più originale, perché le tessere avanzano solo dopo che è avvenuto un tocco e non da sole e con velocità crescete come invece avviene ad esempio nella modalità arcade.
- Arcade (nome infelice e fuorviante, trattasi di gioco casual): conta lo score, ehm, mi correggo: se conta lo score arcade ci può stare…
- Zen: il tempo è contingentato, conta lo score.
- Corsa: Tessere al secondo... bah!
- Staffetta: blocchi di tot secondi da superare per avere altri secondi, sembra quasi un gioco di guida da sala, approvo. Io avrei chiamato questa modalità Corsa e amen.
- Arcade+, di cui non si sentiva la mancanza. Gioco casual per antonomasia, è curioso che riporti svariate modalità arcade denominate arcade+… non a caso le meno riuscite del pacchetto. Tuttavia alcune riescono a strappare un sorriso e valgono la pena di essere provate (ma non menzionate in questa sede in quanto fuori tema, esprimo in merito il mio personale parere sul quale chiunque è libero di dissentire).

Ottime le possibilità di personalizzazione sui colori delle tessere e sui motivi musicali, addirittura sul tipo di pubblicità in banner o a pop-up: magari ci fosse sempre!

Quattro parole sullo sviluppatore: non si sa niente. Almeno io non sono riuscito a trovare online alcuna intervista. Considerando che degli altri autori di successi planetari si sa vita, morte e miracoli… che Hu Wen Zeng sia anche lui minimal come la sua creatura? Vi prego di segnalarmi ogni sua eventuale intervista, se sarà il caso.

Chiudo con i download: Android: 58M, iPhone: 29M, iPad: 4.5M, Windows Phone: 4.6M. Totale 96.1M (dati xyo.net – da evidenziare come lo sviluppatore nella sua pagina parli di 150 milioni di download complessivi, ci fidiamo… probabilmente sui market Apple iPhone il gioco è stato presente nel tempo in più incarnazioni… a meno che non abbia totalizzato ulteriori 50 milioni di download dai market alternativi). Si tratta comunque di numeri eccezionali, equiparabili di fatto a quelli della mega hit Flappy Bird.



[Articolo pubblicato la prima volta il 22 Ottobre 2014, all'interno della Community G+ "Android Arcade Hits Italia", riproducibile con obbligo di citazione della fonte: http://goo.gl/VTvWnr]

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