lunedì 1 giugno 2015

PRIME IMPRESSIONI: RED BIT ESCAPE

Pensiero 1: Mai titolo fu più azzeccato. In gioco inizia con due quadrati concentrici, l’uno più esterno, ai margini dell’area di gioco, di colore rosso, l’altro interno di colore blu. Tra i due una cornice di spazio vuoto.  All’interno del quadrato più interno, posizionati in prossimità dei vertici,  stanno quattro quadrati blu leggermente più grandi di un singolo quadrato rosso al centro geometrico dove compaiono la frase auto-esplicativa “DRAG TO PLAY”. Misterioso, ma diretto: BENE

Pensiero 2: Noi controlliamo il quadrato rosso e il nostro scopo è basato sullo spirito di sopravvivenza che, badate bene, non è frutto di apprendimento né di scelta personale. È un comportamento innato nell’animale: appena tocchiamo il quadrato rosso che ci rappresenta quelli blu ci vengono addosso, dobbiamo scansarci pena la morte. Scopo semplice, anzi... più che semplice: innato. BENE

Pensiero 3: Il quadrato rosso va trascinato con precisione estrema, quindi ho le nostre stesse velocità lineari e di accelerazione e i riflessi dati dalla relazione oculo/manuale. Certo su un tablet si gioca meglio, ma è colpa mia se non avete i soldi per comprarvelo? O le dita fine fine? (ironico). BENE

Pensiero 4: qui sta il colpo di genio del prodotto: l’area tra il quadrato più esterno rosso e quello più interno blu sono preclusi a noi quadrato rosso, ma sono liberi per i quedrati nemici blu. Loro rimbalzano sul quadrato periferico rosso e si compenetrano pure tra loro, quando gli capita, noi dal canto nostro non possiamo rimbalzare e compenetrarci punto. Questo è il colpo di genio del gameplay di questo gioco, un colpo di genio che mi ha fatto strappare i capelli. Si tratta di una delle idee più belle e funzionali che abbia mai visto in un videogioco in tutta la mia esistenza. BENE

Pensiero 5: I quadrati blu partono sempre dalle stesse posizioni e  tendono a ripetere i loro schemi di movimento, qui si tratta di un difetto parecchio serio in un gioco alla fine così semplice. MALE

VOTO FINALE: 4/5
RIFLETTO UN ATTIMO: Red Bit Escape ha un’idea geniale al suo interno, che fa gridare e commuovere. Perché le idee originali sono come l’oro e non sono pensieri, ma sentimenti: vengono dal cuore e solo da un cuore puro! Detto questo la semplicità è un valore, ma qualcosa di più avrebbe forse giovato: quel qualcosa di più avrebbe potuto essere dello stesso tenore di genialità dell’emozione di cui vi parlavo. Fatemi sperare, fatemi credere che avrebbe potuto essere così. Graficamnete carino, compresa la scelta dei caratteri grafici per i punteggi. Ci sono le classifiche del Google Play Games; niente achievement, ma per una volta non se ne sente la mancanza.

[Articolo pubblicato la prima volta il 3 Aprile 2015, all'interno della Community G+ "Android Arcade Hits Italia", riproducibile con obbligo di citazione della fonte: http://goo.gl/VTvWnr]

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