<<Facciamo qualcosa>>, <<Derp>> in questo sintetico scambio di battute tra i due protagonisti del gioco, due ragazzi in nero sta il nocciolo dell’esperienza stessa di questo cute chopper, cioè di fare qualcosa tanto per fare. Ragazzi vestiti di nero? dei boia? Se lo sono lo sono loro malgrado. Non c’è politica qui, ma sano umorismo. Consiglio di leggersi l’etimologia della parola derp, che sta sia per suono gutturale e quindi interlocutorio: quindi pesantemente, ma anche leggermente stupido. In realtà un po’ di politica compare, se vogliamo intendere DERP come la parola composta di Democratici e Repubblicani, i due partiti a stelle e strisce: qui si va sulla satira politica addirittura. Facciamo una cosa qualunque, di qualunque partito, perché tanto la minestra dalla quale suggono è la stessa e questa minestra intride le nostre tasche. Non so se mi sono spiegato.
Non so se mi sono spiegato, e siamo a due, ma cosa di meglio per rompere la noia per due ragazzi di campagna che mettersi a tagliare la legna. Il problema è che si mettono a farlo nel mezzo della loro fattoria, dove gli animali pascolano indisturbati. Alcuni come pecore e volpi non sono intenzionate a salire sul cippo del pericolo, altri come i gatti e gli orsetti paciocconi sì.
Ogni tot secondi un legno o un animale fanno la loro comparsa sopra il cippo, sta a te fare cadere l’accetta implacabile nel tempo massimo stabilito oppure fermare per un attimo la mano.
Approvo che ci siano le vite, perché come sapete amo gli arcade. Essere vivente, troppo tempo a decidere se calare la scure pari sono nel decretare la sparizione di uno dei tre cuori. A proposito: i boia, i cuori, l’umorismo generale, gli animali che leccano il sangue che gronda e schizza dal cippo, i grandi arcobaleni e l’atmosfera idilliaca sono colpi di coerenza e di stile che non si comprano al supermercato, e se ben vediamo già l’ossimorico titolo lascia presagire cosa aspettarsi. Bene, molto bene.
L’esperienza di gioco è intrigante, con i tempi giusti per colpire, la modalità cooperativa (coop) non mi ha esaltato perché secondo me si poteva giocare un po’ di più sulla frenesia e sul fare strage. Però gli achievement ci sono numerosi e di quelli incrementali, che piacciono a me, sintomo che sono stati curati i dettagli.
Lo spostamento in transizione tra le tre aree di gioco è ben pensato e appagante, noto che chi si muove non è lo stesso/stessi che colpisce a enfatizzare il ruolo deputato del boia. Lo scopo è tagliare legna, ma si sa che non tutte le ciambelle riescono col buco e che non sia un modo per lavarsi la coscienza. Sapete della pratica di lasciare nei plotoni di esecuzione uno dei soldati con il fucile a salve. La ritenete ipocrita?
Concludo la più politica delle recensioni Cute Chopper definendo un piccolo capolavoro, una sapiente lezione di stile e, paradossalmente, di buon gusto: nel mescolare sacro e profano, satira e umorismo macabro, nel lanciare uno squarcio sulla vita. ZAC!
[Articolo pubblicato la prima volta il 25 Marzo 2015, all'interno della Community G+ "Android Arcade Hits Italia", riproducibile con obbligo di citazione della fonte: http://goo.gl/VTvWnr]
Questo blog è emanazione della Community G+ "Android Arcade Hits Italia", verte sulle app basate sul fortunato sistema operativo creato a partire dal kernel Linux. Per precisa scelta editoriale le categorie trattate sono solo due: arcade e casual. Il periodo di riferimento, fa fede la data di pubblicazione, è dal 2014 in poi. Segnaleremo le app arcade/casual facendoci guidare dall’intuito verso quei giochi che scriveranno il domani di questa eclettica forma d’arte *** SI PUBBLICA IL LUN E IL GIO
giovedì 4 giugno 2015
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