Il successo di un app va purtroppo di pari passo al numero di cloni che vengono prodotti. Sembra che quelli di Flappy Bird siano almeno 700, ne ho elencati di seguito alcuni… in linea di massima credo converrete con me che la diffusione di questa pratica sia esecrabile. Capisco copiare la meccanica generale di un gioco introducendo migliorie o piccoli innovazioni nel gameplay - si tratterebbe quasi di una citazione, di un omaggio - ma assolutamente non capisco il senso di copiare di sana pianta tutto, inclusa la grafica. E’ uno dei lati negativi della democrazia e va accettato? Sì, di una democrazia che diviene assenza di regole, di morale e di buon senso (scusate lo sfogo). Vi pare che stia esagerando? Ecco l’elenco (parziale) dei cloni, poi ne riparliamo:
Fish, Bee, Nyan, Clumsy, Smoosh, Craft, Funny, Revenge, Batman, Golf, You, Floppy, Stake, Rola, Frog, Turtle, Potato, Crush, Flight, Troll, Yeet, Minecraft, RPG, Crush, Soccer, Derp, One Direction, Cupid, Jesus, Doge, Dino, Rabbit, Hoior, Chick, Drag Queen, Pets, Sossa, Mermaid, Cheat, Miley, Pig, Dog, Back, Sperm, Weed, Crafter, Wings, Flap, Birds, Shark, Cat, Raminhos, Party, Ball, Memes, Chopperman, Piggy, Turkische, Unicorn, Pug, Minaj, Flying, Dalek, Pinchi, 2048, Nightmares, Tardis, Duck, Pacman, Gangmnam, Superman, Bat, Copter, Penguin, Butter, Croc, Dragon, Ahmet, Turd, Tardis, Hitler, Swim, Impossible, Flabby, Superhero, Love, Ninja, Bieber, Slender Man, Flyer, Parrot, Nico, Bouzebal, Falcon, Suarez, Owl, Tappy, Butt, Runner, Gun, Shit, Running Kitty, Poo, Brazil, Epic, Zappy, Vlado, Dora, Dick, Mrs, Floppy, Bubble, Joe, Goat, Fat, Fall, Pinchi, Beard, Crash, Elephant, Cool, Bro, Creeper, Selfie, Fins, Epic, Splashy, Victor, Whale, Vijey, Rainbow, Pony, Potato, Swim, Creeper, Star, Balo, Iron, Minion, Horse Pegasus, Plane, Robin, Troll, Herrera, Squid, Robben, Miku, Blockhead, Froggy, Lep’s, Eagle, Fly, PewDiePie, Family, Eagle, Golf… etc
A questo punto sono andato a leggermi la legge italiana a protezione del diritto d'autore (Legge 22 aprile 1941, n. 633; Gazzetta Ufficiale del 16 luglio 1941, n. 166) - Disposizioni sul diritto d'autore, Capo I, Opere protette, punto 8:
“ i programmi per elaboratore, in qualsiasi forma espressi purché originali quale risultato di creazione intellettuale dell'autore. Restano esclusi dalla tutela accordata dalla presente legge le idee e i principi che stanno alla base di qualsiasi elemento di un programma, compresi quelli alla base delle sue interfacce. Il termine programma comprende anche il materiale preparatorio per la progettazione del programma stesso”.
Un attimo… ho letto bene? La legge è del 1941?! Sul software!? meglio stendere un velo pietoso… povera Italia!
Ma è possibile che la legge permetta questo scempio? Ho letto online un po’ di siti e forum sull’argomento e sembra che il punto chiave e dolente sia che la legge sul software ragiona in termine di tutela del codice sorgente. In pratica se ti faccio Flappy Bird uguale identico senza fare copia incolla del tuo codice (d’altronde come potrei metterci le mani?)… ebbene in questo caso sembra che nessuno mi possa dire niente. A ben pensarci basterebbe che il mercato punisse i cloni non scaricandoli, invece dai dati del market emerge che il pubblico bue premia i cloni e che questa pratica esecrabile paghi.
Mi ricordo di aver letto che Google aveva vietato a Febbraio l’utilizzo della parola “flappy” nel titolo delle app: il fenomeno dei cloni era degenerato a tal punto, al momento del ritiro del gioco dal market da parte dell’autore, che era a repentaglio l’esistenza e la serietà del market stesso (ancora un po’ e diventava un market di cloni)… le ricerche con moltissime keyword avrebbero prodotto pagine di cloni di Flappy Bird. Effettivamente ho verificato di persona che la parola flappy era stata bandita, ma l’embargo è durato poco. Per fortuna alle cronache sono saliti nel frattempo altri successi, da clonare subito a pacchi… e avanti! ;-( Mah!
[Articolo pubblicato la prima volta il 8 Novembre 2014, all'interno della Community G+ "Android Arcade Hits Italia", riproducibile con obbligo di citazione della fonte: http://goo.gl/VTvWnr]
Questo blog è emanazione della Community G+ "Android Arcade Hits Italia", verte sulle app basate sul fortunato sistema operativo creato a partire dal kernel Linux. Per precisa scelta editoriale le categorie trattate sono solo due: arcade e casual. Il periodo di riferimento, fa fede la data di pubblicazione, è dal 2014 in poi. Segnaleremo le app arcade/casual facendoci guidare dall’intuito verso quei giochi che scriveranno il domani di questa eclettica forma d’arte *** SI PUBBLICA IL LUN E IL GIO
lunedì 30 marzo 2015
giovedì 26 marzo 2015
DEFINIZIONE DI CASUAL GAME
19 Novembre 2006: Esce la Nintendo Wii
11 Luglio 2008: Apre l’App Store di Apple
Per definire il casual game bisogna partire da lontano. In origine i videogiochi erano fenomeno di nicchia, il loro utilizzatore tipico era il ragazzino nerd con poche monetine in tasca, ma tanta passione. Dagli anni 70-80 questa categoria umana ha avuto modo di impratichirsi con una serie di titoli sempre più complessi e bisognosi di tempo, pensati per lui, con comandi che richiedevano coordinazione e tempismo. Il gioco dalle sale si sposta a casa, su potenti PC, e il genere vira su simulazione e avventura.
Con la massificazione del mercato è sorta l’esigenza di attrarre al videogioco quella schiera di utenti che negli anni 80 si erano beffati dell’amico nerd, salvo poi chiamarlo da adulto per sistemare l’ADSL domestica… ragazze per lo più e adulti poco informatizzati.
Precursore di questa fase è Nintendo, con la nascita della WII. Una consolle domestica che punta sul sensore di movimento e sui mini-giochi, oltre che su programmi di fitness, per attrarre a sé un mercato nuovo, immenso, quello dei “digiunanti digitali”. La mossa ha successo e comincia a diffondersi il termine “casual” come spregiativo ad indicare questo nuovo tipo di giocatore. Nota bene: si parla di casual gamer e non di casual game.
Ma di qui a passare a definire casual i giochi pensati per loro il passo è stato breve.
Con il 2008 il mercato del videogioco si massifica ulteriormente: nascono le app per cellulare. Lo strumento cellulare e le sue dimensioni porta inevitabilmente a semplificare la struttura dei giochi, non esistendo né joystick né tasti fisici, il fatto di poterne scaricare un gran numero gratuitamente fa il resto. Il cellulare riempie ancora i tempi morti, le attese alla fermata dell’autobus, ma al primo Snake dei Nokia (gioco arcade, non per niente giocato sui tasti fisici della tastiera numerica) si preferisce uno dei mille casual scaricabili gratuitamente dal market.
A questo punto la mia memoria storica di nerd bussa e mi induce, provocatoriamente, a inserire una data precedente alle succitate: quella del 28 Aprile 1980… esce Ball, il primo Game & Watch Nintendo (in foto) ! Squilli di tamburi! Breve doverosa parentesi per citare i mitici competitor di questa fortunata serie, cioè i Time & Fun della VTech (in Italia Schiacciapensieri Polistil) e Tiger. Che nostalgia! Ma siamo fuori tema: il Game & Watch era sì portatile, come i cellulari, ma a differenza di questi si rivolgeva pur sempre al pubblico dei nerd: i giochi erano riproposizione in salsa cristallo-liquida degli arcade della sala giochi sotto casa, i comandi erano fisici (crocetta direzionale e pulsanti).
Per concludere, le caratteristiche del casual game sono di avere come target la massa, di sviluppare una struttura minimal, dai comandi immediati e semplificati, con partite di breve durata. Aggiunta personale: la tematica trattata è spesso frivola o naive (vedi foto a corredo).
Ora spazio alla discussione, lancio io l’input prendendo spunto dal gioco most sold del genere casual di entrambi i market: sulla base di quanto scritto è forse casual Candy Crush?!
[Articolo pubblicato la prima volta il 21 Settembre 2014, all'interno della Community G+ "Android Arcade Hits Italia", riproducibile con obbligo di citazione della fonte: http://goo.gl/VTvWnr]
11 Luglio 2008: Apre l’App Store di Apple
Per definire il casual game bisogna partire da lontano. In origine i videogiochi erano fenomeno di nicchia, il loro utilizzatore tipico era il ragazzino nerd con poche monetine in tasca, ma tanta passione. Dagli anni 70-80 questa categoria umana ha avuto modo di impratichirsi con una serie di titoli sempre più complessi e bisognosi di tempo, pensati per lui, con comandi che richiedevano coordinazione e tempismo. Il gioco dalle sale si sposta a casa, su potenti PC, e il genere vira su simulazione e avventura.
Con la massificazione del mercato è sorta l’esigenza di attrarre al videogioco quella schiera di utenti che negli anni 80 si erano beffati dell’amico nerd, salvo poi chiamarlo da adulto per sistemare l’ADSL domestica… ragazze per lo più e adulti poco informatizzati.
Precursore di questa fase è Nintendo, con la nascita della WII. Una consolle domestica che punta sul sensore di movimento e sui mini-giochi, oltre che su programmi di fitness, per attrarre a sé un mercato nuovo, immenso, quello dei “digiunanti digitali”. La mossa ha successo e comincia a diffondersi il termine “casual” come spregiativo ad indicare questo nuovo tipo di giocatore. Nota bene: si parla di casual gamer e non di casual game.
Ma di qui a passare a definire casual i giochi pensati per loro il passo è stato breve.
Con il 2008 il mercato del videogioco si massifica ulteriormente: nascono le app per cellulare. Lo strumento cellulare e le sue dimensioni porta inevitabilmente a semplificare la struttura dei giochi, non esistendo né joystick né tasti fisici, il fatto di poterne scaricare un gran numero gratuitamente fa il resto. Il cellulare riempie ancora i tempi morti, le attese alla fermata dell’autobus, ma al primo Snake dei Nokia (gioco arcade, non per niente giocato sui tasti fisici della tastiera numerica) si preferisce uno dei mille casual scaricabili gratuitamente dal market.
A questo punto la mia memoria storica di nerd bussa e mi induce, provocatoriamente, a inserire una data precedente alle succitate: quella del 28 Aprile 1980… esce Ball, il primo Game & Watch Nintendo (in foto) ! Squilli di tamburi! Breve doverosa parentesi per citare i mitici competitor di questa fortunata serie, cioè i Time & Fun della VTech (in Italia Schiacciapensieri Polistil) e Tiger. Che nostalgia! Ma siamo fuori tema: il Game & Watch era sì portatile, come i cellulari, ma a differenza di questi si rivolgeva pur sempre al pubblico dei nerd: i giochi erano riproposizione in salsa cristallo-liquida degli arcade della sala giochi sotto casa, i comandi erano fisici (crocetta direzionale e pulsanti).
Per concludere, le caratteristiche del casual game sono di avere come target la massa, di sviluppare una struttura minimal, dai comandi immediati e semplificati, con partite di breve durata. Aggiunta personale: la tematica trattata è spesso frivola o naive (vedi foto a corredo).
Ora spazio alla discussione, lancio io l’input prendendo spunto dal gioco most sold del genere casual di entrambi i market: sulla base di quanto scritto è forse casual Candy Crush?!
[Articolo pubblicato la prima volta il 21 Settembre 2014, all'interno della Community G+ "Android Arcade Hits Italia", riproducibile con obbligo di citazione della fonte: http://goo.gl/VTvWnr]
lunedì 23 marzo 2015
DEFINIZIONE DI ARCADE GAME
Ai giorni nostri il termine arcade viene riferito al tipo di gameplay, più che al tipo di gioco… il gameplay tipico dei primi giochi. Le macchine a gettone classiche sono state soppiantate in sala, ahimè, dai videopoker e il gioco viene esercitato anche e soprattutto in ambiente domestico, con l’ausilio di consolle e di personal computer che propongono chiaramente giochi più elaborati e complessi dei giochi degli anni d’oro: qui il gioco sviluppa una storia e una volta vista la fine il giocatore di solito passa ad altro.
Inaspettatamente però il tipo di gioco rapido e immediato, semplice e ripetitivo nella meccanica di base, senza pretese di realismo simulativo, dei primi coin op è stato riproposto e ha trovato nuova linfa in molti dei giochi da cellulare dell’epoca moderna. La linea di discrimine tra un gioco arcade o d’azione o casual sulla base esclusiva di quanto detto può risultare però leggermente indefinita: da grande fan dei giochi da sala aggiungerei che a caratterizzare il vero arcade è la ricerca del punteggio fine a sé stesso più che la ricerca di progressione per missioni/obiettivi tipica ad esempio delle avventure.
[Articolo pubblicato la prima volta il 12 Settembre 2014, all'interno della Community G+ "Android Arcade Hits Italia", riproducibile con obbligo di citazione della fonte: http://goo.gl/VTvWnr]
[Articolo pubblicato la prima volta il 12 Settembre 2014, all'interno della Community G+ "Android Arcade Hits Italia", riproducibile con obbligo di citazione della fonte: http://goo.gl/VTvWnr]
giovedì 19 marzo 2015
IL MITICO FLAPPY BIRD
Questo post è doverosamente dedicato a Flappy Bird, la super hit del 2014 (e, credo, degli anni a venire) divenuto un vero e proprio tormentone del web. La meccanica mono click è di una semplicità disarmante, tanto da poter esssere spiegata con una sola immagine (vedi sotto). Creato dal programmatore vietnamita Dong Nguyen nel maggio 2013, ha visto salire esponenzialmente la sua popolarità solo verso la fine dell'anno. Il giorno 9 Febbraio 2014 a sorpresa viene ritirato dal mercato dallo stesso sviluppatore, adducendo motivazioni poco convincenti. Questi i tweet del giorno precedente: "I am sorry 'Flappy Bird' users, 22 hours from now, I will take 'Flappy Bird' down. I cannot take this anymore", "It is not anything related to legal issues. I just cannot keep it anymore". In seguito lo sviluppatore dichiarerà che il troppo successo gli aveva rovinato la vita. Va detto che nonostante la sua smentita sulla non sussistenza di problemi legali alla base di questa decisione, ancor oggi sul web si leggono illazioni non documentate di una causa intentata dalla Nintendo ai suoi danni, per via dell'ambientazione mutuata da Super Mario Bros. Molto più probabile a mio avviso che sia stato stoppato da Google, per la proliferazione di commenti fake al gioco sul market stesso. A suo tempo avevo installato il gioco e ho potuto verificare che la gran parte dei commenti nella pagina del rating sembrava un copia incolla di frasi sconclusionate che nemmeno menzionavano il gioco, tipo racconto del giorno delle nozze o della gita fuori porta del fine settimana. Sembravano frasi estrapolate da un bot... in pratica il sospetto, mai provato, è che alcuni software abbiano generato commenti fasulli con il solo scopo di far salire il gioco di posizione nelle ricerche. Scaricato, pare, 100 milioni di volte nell'App Store di Apple e 50 milioni di volte nel Play Store android. Alcuni analisti del traffico pubblicitario hanno ipotizzato un guadagno di 50 mila dollari al giorno per la sola pubblicità (il gioco non prevedeva meccanismo di acquisti in app).
[Articolo pubblicato la prima volta il 6 Settembre 2014, all'interno della Community G+ "Android Arcade Hits Italia", riproducibile con obbligo di citazione della fonte: http://goo.gl/VTvWnr]
[Articolo pubblicato la prima volta il 6 Settembre 2014, all'interno della Community G+ "Android Arcade Hits Italia", riproducibile con obbligo di citazione della fonte: http://goo.gl/VTvWnr]
martedì 10 marzo 2015
WORK IN PROGRESS
Ciao a tutti!
Siamo lieti di annunciare che da giovedì 19 marzo 2015 utilizzeremo questo spazio telematico come vetrina per i migliori articoli apparsi nella fortunata community G+ "Android Arcade Hits Italia". In dosi massicce!
Vi informiamo che potete trovarci anche su altri social network alle cui pagine e iniziative saremo legati a doppio filo:
su Facebook, su Twitter
STAY TUNED!
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